Apporti nei trust onerosi ancora a rischio tassazione

Con la bozza di circolare pubblicata l’11.8.2021 l’Agenzia delle Entrate prende atto del più recente orientamento della Cassazione, secondo cui l’apporto del disponente nel trust non integra un trasferimento imponibile, fintanto che non avviene un effettivo incremento patrimoniale del beneficiario.

In questa ottica, affinché l’arricchimento sia imponibile, non è sufficiente che il beneficiario di trust vanti un diritto di credito verso il trust (c.d. vested interest), ma occorre che il bene gli sia trasferito, come affermato dalla Cassazione (sent. 22568/2021).

Tuttavia non è chiaro se tali conclusioni, che oggi possono considerarsi pacifiche per il trust liberale, possano estendersi anche ai trust non liberali, in cui l’attribuzione al beneficiario non integra una liberalità, ma costituisce l’adempimento di un’obbligazione.

Paolo Giovannini e Dario Augello ne parlano su Eutekne nell’articolo “Apporti nei trust onerosi ancora a rischio tassazione”.

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